Ultimo aggiornamento 28 luglio 2023.
Premessa
Prima di iscriverVi come “Assistente” o “Servizio di Trasporto”, ad ognuno di voi chiediamo di dedicare solamente cinque minuti alla lettura di queste “riflessioni”, affinchè possiate entrare nell’ottica più ampia possibile di quale siano la nostra Mission e i Valori in quali crediamo.
Da una storia vera…
A tutti i nostri partner/assistenti/servizi di trasporto chiediamo di chiudere per un attimo gli occhi e di provare a calarsi nei panni “dell’altro” anche solo per un istante. In questo esempio l’altro è una persona anziana di nome Fernando* , in procinto di essere dimesso da una struttura ospedaliera, presso la quale ha subito un delicato intervento cranico dovuto alla presenza di cisti che comprimevano il cervello e compromettevano la situazione clinica del paziente.
In più, da circa un anno Fernando soffre di una forma grave di depressione, sviluppata a seguito della perdita dell’amatissima moglie Giovanna*, a causa di un incidente stradale, al quale Fernando ha assistito in prima persona rimanendone profondamente e fortemente scosso: erano usciti insieme a piedi per recarsi a fare la spesa al negozietto del paese, un giovane alla guida della sua auto ha “ingenuamente” utilizzato il cellulare, sbandando ha travolto in pieno la signora Giovanna, che è morta sul colpo.
La sorte (o la malasorte) vuole che la signora Giovanna non si trovasse sul marciapiede al momento dell’impatto ma ne fosse appena discesa per dirigersi verso la propria casa assieme a suo marito. Qui entra in ballo l’assicurazione della controparte che impugna il dato e ne fa scudo per non emettere il risarcimento; le cose si complicano ma Fernando non si arrende e vuole “vederci chiaro”, così mette tutto in mano ad un avvocato, la vicenda si fa man mano più complicata e stressante.
A chiudere il quadro, tramite i familiari i medici ci informano che a livello cognitivo, Fernando ha cominciato a manifestare delle “lacune di memoria”, non riesce ad identificare chi siano i medici e chi gli infermieri, che tra l’altro stando in ospedale da circa due mesi vede ogni giorno in continuazione, oltretutto chiede (giustamente) a cosa servano i farmaci che prende, a che ora, lo chiede in continuazione, non ricorda che è stato lui stesso a spiegarlo agli operatori sanitari al primo accesso nella struttura, ma il problema è che quando sarà dimesso nessuno dei familiari potrà occuparsi di Fernando e lui non è in grado di provvedere a se stesso, in più i familiari non hanno alcuna informazione riguardo l’attivazione dell’assistenza di cui Fernando necessita, a partire dal trasporto per il rientro presso il domicilio.
Fernando dovrà essere assistito e dovrà costantemente fare dei controlli presso la struttura ospedaliera in cui ha subito l’intervento, struttura che tra le altre cose non si trova nella sua stessa regione ma si trova in una regione vicina.
Fernando ne ha passate davvero tante nella vita ma questi ultimi anni sono stati i peggiori, nei momenti di lucidità, oramai sempre più rari, lui stesso esprime il suo rammarico per non aver potuto godere della vecchiaia assieme alla sua amatissima Giovanna.
* Nome di fantasia, lo abbiamo utilizzato per proteggere la privacy
Nessuno di noi è in grado di predire cosa ci riservi la vita ma di sicuro possiamo reagire a determinate situazioni “facendo squadra” e, come ogni squadra, per essere vincenti, dobbiamo innanzitutto condividere e in seguito stamparci bene in mente quali sono i Valori che ci uniscono e che ci spingono ad eccellere per arrivare alla meta. Tutti insieme, proprio come una squadra.
Prima di effettuare ogni gesto o di enunciare ogni parola, dovremmo soffermarci un attimo a riflettere e rievocare questi termini, per poi metterli in atto e “fare la differenza”, sia che abbiamo davanti a noi un bambino sia una persona anziana.
Assumere un atteggiamento di posizione non giudicante nei confronti degli utenti.
Per quanto possibile, calarsi nei panni dell'altro per "cercare" di carpire le emozioni provate.
Adottare un metro di valutazione che sia "super partes", immune da pregiudizi, per comprendere la situazione che si ha di fronte a 360°.
Ognuno di noi ha qualcosa da raccontare e quel racconto ha "un valore" per la persona che ne è protagonista. Mai sminuire ciò che si ascolta, al contrario apportare un "valore aggiunto" è una medicina senza eguali.
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